Progetto del nuovo palazzo comunale della città di Grugliasco

La soluzione progettuale proposta è il risultato di un attento studio volto alla realizzazione di una nuova sede per il Palazzo Comunale della città di Grugliasco, da collocarsi all’interno del Parco Porporati, come specificatamente indicato dall’Amministrazione.
L’area è attualmente destinata prevalentemente a parcheggio o a manifestazioni itineranti. L’inserimento nel parco pone chiaramente un problema di integrazione e mitigazione della nuova costruzione, tenendo conto della prevalenza urbana e del significato ambientale e sociale che ha il parco. Inoltre, la presenza di un’area mercatale nel controviale della strada pubblica genera una forte affluenza di persone nei giorni di mercato, sia in termini di circolazione veicolare e pedonale, sia di parcheggio, determinando una concentrazione di flussi da organizzare e razionalizzare.
Il sito è caratterizzato da una forma circolare con un filare continuo di alberi diversi e di grande taglia che circoscrivono l’area che si apre sulla strada veicolare di accesso, Via Leon Tron,  separata da un viale dove si svolge il mercato rionale.
La tipologia dell’edificio in progetto si ispira alle forme classiche dei palazzi rinascimentali a corte, ma viene decostruita sul piano della configurazione planimetrica per inserirsi, come una successione di aiuole verdi, all’interno del parco, in modo da diventare parte del parco stesso, rivolto con i suoi fronti di ingresso principale verso la città.
La pianta dell’edificio non segue la circolarità dell’area ma dialoga con essa assumendo curve e parallelismi propri delle direttrici di accesso all’area e delle geometrie interne del parco.
Dalla strada veicolare e dall’area mercatale si entra nell’edificio attraverso una corte interna che assume la funzione di piazza, luogo di permanenza e di intreccio dei cittadini, luogo di vita della polis. Il complesso costruito è ad una quota leggermente più alta del piano stradale e della stessa piazza interna. Questo consente di avere differenti livelli di visibilità dall’esterno all’interno e di separare i percorsi e la piazza dallo svolgimento delle attività  del Palazzo Comunale. Il leggero dislivello è compensato tutto intorno all’edificio da pendii verdi che contribuiscono all’inserimento dell’edificio nell’ambiente.
Sono stati disegnati due accessi alla piazza interna (da Est e da Ovest) allineati su un asse che taglia il volume dell’edificio e derivanti dall’individuazione delle direttrici dei principali assi di circolazione e punti di traffico pedonale dell’area.
Da tutti i lati, dal centro storico, dall’interno del parco, dalla strada veicolare, è possibile, attraverso percorsi disposti tra l’edificio e il parco, raggiungere gli ingressi del complesso comunale. I percorsi pedonali perimetrali di accesso alla struttura sono integrati nell’area con una modellazione del terreno a “collinette” che raccordano il livello del parco ed il livello del piano terreno dell’edificio.

La pianta dell’edificio si sviluppa attorno alla piazza generando una forma dinamica aperta, al cui interno l’intera struttura è stata divisa in aree funzionali con una individuazione a carattere generale dei singoli uffici, intesi come aree e postazioni di lavoro più che singoli locali. Infatti i layouts dei piani dell’edificio sono caratterizzati da uno spazio aperto diviso da partizioni mobili, vetrate, trasparenti o translucide, e opache, che possono essere variate di posizione senza interventi edilizi e impiantistici.
L’edificio è percorribile interamente in senso circolare con una totale continuità dei percorsi orizzontali interni al terzo piano.
Per dotare tutti gli ambienti interni di lavoro di illuminazione naturale e contatto visivo con l’esterno, limitando nel contempo l’occupazione di suolo, è stata concepita una tipologia a manica doppia. In questo modo è possibile, all’interno degli spazi di ogni piano disegnati a pianta aperta e libera, configurare con partizioni mobili le aree di lavoro sui lati affacciati alle finestre e i percorsi in posizione centrale.
I vani scala principali di distribuzione verticale, collocati in punti baricentrici, completano lo schema di collegamenti ed accessi dell’intero complesso.

Il progetto prevede che la copertura degli edifici sia concepita come elemento per il controllo del microclima interno, con geometrie capaci di integrare elementi per la captazione solare, quali pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica. Inoltre la copertura sarà parzialmente costituita da un tetto verde in modo che l’edificio diventi parte e materia dell’ambiente.
I principali materiali che si useranno per strutture, chiusure e rivestimenti sono.

  • Il vetro nelle sue declinazioni tecnologiche per le chiusure verticali trasparenti.

La principale chiusura verticale dell’edificio è rappresentata dalle facciate continue su tutti i fronti, con caratteristiche tecniche ed energetiche rispondenti alle attuali normative e capaci di fornire prestazioni ottimali sotto il profilo termico, acustico e di controllo dell’irraggiamento e dell’illuminazione.
Dopo aver analizzato gli aspetti fondamentali nella progettazione dell’edificio derivanti dall’analisi di sito, tra cui orientamento, forma, esposizione, è necessario studiare un corretto isolamento termico riducendo i ponti termici, al fine di migliorare l’efficienza dell’involucro edilizio.
La facciata vetrata possiede un elevato livello di luminosità per illuminare naturalmente gli ambienti e al tempo stesso cattura una quota parte del carico termico (apporti solari).
Sempre per quanto riguarda l’uso del vetro, alle facciate trasparenti e opache delle chiusure verticali è stato applicato all’esterno un curtain wall con funzione di rivestimento architettonico e schermatura solare. Questa controfacciata è costituita da elementi in vetro temperato con una serigrafia che ripete piccole forme geometriche di colore verde.

  • Tamponamento delle chiusure opache trasparenti in pannelli autoportanti in metallo e cartongesso con elevati spessori di isolamento termico; in alternativa potrebbero essere usati i laterizi alveolari microporizzati per aumentare la massa edilizia completati da strati di isolamento termico e finitura esterna in pannelli metallici ed interna in doppio strato di cartongesso.
  • Gli isolanti termici ed acustici: la fibra di legno; il sughero; la fibra di poliestere, del tipo Ecozero, ottenuta dal riciclo di bottiglie in PET post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata, selezionate, lavate e ridotte in scaglie. Le prestazioni ambientali di Ecozero sono certificate dal marchio internazionale EPD per la Dichiarazione Ambientale di Prodotto; la lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura.
  • La terra e la vegetazione, per i tetti verdi, per le schermature verticali, per il raccordo con il terreno.
  • I vialetti e le strade interne al parco di accesso al palazzo comunale in terra stabilizzata e ghiaia, consentiranno la viabilità sia carraia sia pedonale e garantiranno una totale permeabilità.
  • I percorsi esterni protetti intorno all’edificio in doghe di legno, con elevate caratteristiche di eco compatibilità, antiscivolo e robustezza, con inserti componenti il sistema Loges di orientamento per gli ipovedenti.
  • In generale l’arredo e le attrezzature delle aree esterne saranno realizzati in legno con un disegno contemporaneo e funzionale ai diversi usi.
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Studio di fattibilità

2010 - 2011
Grugliasco (Torino), Italia

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